Paradisi inquinati (di Mina Vagante)

Tutti i giorni sentiamo al telegiornale le insidie in cui tutti noi possiamo incorrere nel frequentare chat virtuali. 

Anni orsono, però, non era così, era davvero un paradiso dove splendeva sempre il sole. Alla fine degli anni 90, insieme ai pc dei modem 56k, entra nelle case in punto di piedi una nuova realtà le chat. Non erano dei luoghi di impudicizia e ricerca di sesso squallido come panacea alla solitudine, come sono oggi. Dato che il modem ai quei tempi faceva si che la linea telefonica fosse occupata, non potevi chattare per molte ore o sentivi le grida di tua madre,  perché tenevi occupato il telefono. Questo comportava una ricerca di ottimizzazione del tempo a disposizione; si ascoltava musica, mettendo i video di YouTube dei nostri cantanti preferiti...

E. cosa fondamentale, ci si aiutava. Coloro che non trovavano lavoro li aiutavamo a mandare i curriculum, in altre città, chi cercava un medico per esigenze particolari, chi era solo e voleva chiacchierare, era una bella famiglia di estranei che si riconoscevano affini. Le cose poi sono implementate con Facebook, il fatto di poter condividere le foto, avere amici lontani, non si era più costretti a starsene soli nelle proprie stanzette. Non eri l'unico a soffrire ad avere problemi, trovavi tanti ragazzi con i loro sogni aspirazioni, nessuno era più solo. Non ci si vergognava di chattare, era come avere un amico di penna. Alcuni li ho incontrati fuori dal mondo virtuale e tutt' ora sono ottimi amici a distanza. Poi qualcosa è cominciato a scricchiolare... i costi dei pc sono cominciati a diminuire e sono arrivate le cam, ed ecco che una nebbia puzzolente e devastante ha coperto quel mondo. 

Orde di persone con molti bisogni e pochi scrupoli che hanno capito come utilizzare questa innovazione tecnologica per soddisfare le proprie necessità, anche le più sordide. Improvvisamente, tutto è cambiato, da quel momento non era più normale avere amici in chat e ci si nascondeva come ladri. 

Purtroppo ora non è più possibile frequentare chat solamente per fare amicizia o conoscere persone senza secondo fini sessuali. Non si può neppure dire che sono stata una chatter per oltre 10 anni. 

Non credo sia il mondo di Internet a essere malato. Le persone squallide con la loro valigia di secondi fini sono sempre esistite ed esisteranno sempre, ma le chat hanno dato loro un mezzo per arrivare ovunque.

Nel farlo, le chat hanno perso la loro innocenza, quella solidarietà spontanea che le aveva fatte nascere, per diventare qualcos'altro.

Uno spreco di potenziale, tra tanti.

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