Recensione a "I nostri incontri proibiti" di Mariella Mogni - a cura di Delia Deliu


La maggior parte delle volte il matrimonio è la conseguenza logica dell'amore che proviamo per qualcuno, quel bisogno di avere vicino la persona che ha conquistato il nostro cuore. Però cosa succede quando ti accorgi che tutto è solo un'illusione, che alla fine ti trovi dentro una gabbia?

All'inizio continuiamo a dirci le bugie perché è più semplice costruire castelli di sabbia piuttosto di accettare il fallimento delle nostre scelte, diventiamo dei burattini e come loro siamo manipolati. Ci troviamo ad avere una vita che non abbiamo desiderato, i sensi di colpa e i rimorsi bruciano giorno per giorno anche le ultime briciole di quell'amore che prima ci rendeva felici. Troviamo le soluzioni meno probabile per riavere quello che abbiamo perso, o peggio, mai avuto e in quel momento siamo divisi tra il desiderio di cambiare qualcosa e la paura che il miracolo avvenga.

La mia riflessione ha come punto di partenza la trama del romanzo I NOSTRI INCONTRI PROIBITI di Mariella Mogni, che ho avuto l'onore di leggere in anteprima nella seconda versione. Un libro che ho divorato perché mi ha colpito la capacità della scrittrice di mettere a nudo i pensieri dei suoi personaggi. Direi che è questa la peculiarità delle storie di Mariella: sono frammenti di una realtà con la quale tutti possiamo immedesimarci senza il minimo sforzo, trame dove il lato introspettivo dei protagonisti è molto bene curato.

Ho apprezzato la sensualità delle scene erotiche che a volte la scrittrice descrive, ma non come un contorno della storia. No, il rapporto carnale è un motivo per risaltare le emozioni, le frustrazioni, la passione che hanno tanto bisogno di regalarsi a vicenda Sara ed Edoardo. Sentirsi desiderati è l'input che ci vuole, a volte, per avere la forza di rompere le catene di una relazione malsana.

Lo stile narrativo di questa scrittrice è raffinato, però allo stesso tempo scorrevole. Le descrizioni dettagliate al punto giusto, tanto da catapultare il lettore nella trama del romanzo senza annoiare oppure tralasciare qualcosa. Personalmente sono una che fa molta fatica a scrivere un dialogo, ma Mariella non ha il mio problema, anzi, ammetto che la invidio perché nel suo romanzo i dialoghi sono funzionali alla trama e allo stesso tempo un modo per caratterizzare i personaggi.

Confesso che ho trovato nel romance di Mariella una convinzione che personalmente condivido: l'uomo e la donna si comportano diversamente quando hanno la certezza di essersi innamorati. Lui è titubante, quasi incapace di prendere una decisione, di tagliare i legami con un passato che lo distrugge. Lei invece si butta a capofitto nell'amore senza paura delle conseguenze. E saremo noi, le donne, il sesso debole?

Mi fermo qui con le mie considerazioni, non voglio fare spoiler ma vi assicuro che I NOSTRI INCONTRI PROIBITI non è una storia d'amore banale, anzi, è molto di più perché ci aiuta a riflettere sul vero valore di un matrimonio e l'importanza che esso ha per renderci felici.  

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