Booktrailer sì o no?

Esiste uno strumento per la promozione di un libro che mi ha sempre incuriosito, ma sul quale sono sempre stata molto scettica, sto parlando del booktrailer, ovvero di un tema piuttosto controverso che divide le opinioni fra i fan più sfegatati e gli oppositori più incalliti.

C'è infatti chi ama i booktrailers perché guidano la lettura attraverso immagini che rievocano esattamente ciò che l'autore aveva in mente e che si associa all'utilizzo di prestavolto molto di moda nel panorama editoriale odierno. D'altro canto c'è chi invece non tollera proprio questo aspetto, poiché ritiene che questo tolga molto del bello della lettura, ovvero il far volare la fantasia senza freni e senza condizioni, e pazienza, se ciò che l'immaginazione di chi legge vede non è ciò che l'autore aveva in mente.

Siamo figli della televisione, delle immagini, di un mondo che va di fretta, di una società sempre di corsa che privilegia ciò che fa raggranellare tempo e pazienza se questo impigrisce i sensi e la fantasia, tanto da rendere quasi indispensabile, per alcuni lettori, associare le immagini alla lettura.

Ho perciò deciso di chiedere aiuto a un'amica del Paradiso di Caino che già ci è stata molto utile per approfondire l'argomento copertina di un libro, ovvero Valentina Modica, che oltre a essere una grafica professionista, cofondatrice di Bespoke e creatrice di cover per autori self e case editrici, è anche esperta di booktrailer.

· Quanto può essere importante il booktrailer per la vendita di un libro?

Il Booktrailer è mediamente importante, ma deve arrivare al punto, senza dilungarsi. Bisogna ricordarsi che un booktrailer è uno spot, non un corto.

· Come nasce un booktrailer?

Nasce prendendo spunto e riassumendo i punti salienti di un libro. In sostanza deve trasmettere le sensazioni che l'autore vuol trasmettere con la sua storia.

· Da cosa parti? È l'autore che ti indirizza su una scena in particolare da riprodurre o decidi tu cosa è meglio rappresentare?

Dipende dal libro. Solitamente mi faccio prima raccontare la storia completa, successivamente mi faccio raccontare le scene importanti e quelle che non devono assolutamente mancare, poi io cerco di ricostruirle con i filmati.

· Cosa non deve mancare e cosa invece è necessario evitare in un booktrailer?

Non devono mancare i riferimenti scritti, un breve testo o una frase incisiva. Non deve mancare anche una bella musica che si sincronizzi con le immagini. Assolutamente da evitare booktrailer che durino più di due minuti. Le persone si annoiano, non lo guardano tutto.

· È laborioso costruire uno? Mediamente quanto tempo si impiega?

Un booktrailer è estremamente laborioso. Tra ricerca delle immagini, della musica, montaggio e sincronizzazione, solitamente impiego almeno due settimane lavorando otto ore al giorno.

· Visto l'ingente lavoro che si cela dietro a un booktrailer, immagino sia molto costoso, è così?

Tecnicamente si. Purtroppo il mestiere del grafico è visto come qualcosa che tutti possono fare, non viene valorizzato e si pretende sempre di pagare pochissimo, quindi spesso veniamo sottopagati. Il rischio è di perdere clienti. Proprio per questo ho deciso di non fare più booktrailer. Il tempo di impiego è tanto, ripeto, otto ore al giorno per almeno due settimane, e il cliente non vorrebbe pagare più di 30 euro. Non vale la pena se devi vivere con il tuo lavoro.

· Da profana temo che i booktrailer tolgano ai libri stessi un po' del loro fascino e del loro potere di scatenare la fantasia, poiché in un certo senso guidano l'immaginazione del lettore attraverso la riproduzione di immagini, foto e vere e proprie scene interpretate da attori, che ne pensi?

Dipende dal gusto personale del lettore. Da lettrice, a me basta la mia fantasia, non ho bisogno di immagini per visualizzare un libro e i suoi personaggi (da grafica invece i booktrailer mi danno modo di mettere su schermo le immagini che vengono prodotte dalla mia mente, quindi mi appassionano). Conosco molti altri lettori che invece desiderano essere guidati, amano vedere "il film" del libro che desiderano leggere. Non penso che ci sia una regola in questo.

· Pregi e difetti del booktrailer?

Il principale pregio è sicuramente quello di mostrare l'atmosfera del libro, prima di acquistarlo... il difetto è che magari il booktrailer è fatto benissimo, ma il libro, magari è uno dei tanti. Sono gli stessi pregi e difetti di una qualunque pubblicità.

· Qual è la difficoltà maggiore che si incontra durante la creazione di un booktrailer?

La ricerca delle immagini free copyright. È estenuante, ti porta via tanto tempo, non sempre trovi quello che la tua mente visualizza. Impieghi giornate intere a cercare un singolo video in cui ti servono magari 4 secondi.

· Uno dei motivi per i quali spesso si dice che il film sia più brutto del libro dal quale è tratto è che ognuno di noi, leggendo anche solo la stessa frase, si immagina qualcosa di diverso che probabilmente non ha nemmeno nulla a che fare con quello che l'autore aveva in testa, perciò ti chiedo, quanto è difficile accontentare gli autori stessi?

Dipende dall'autore. Con alcuni lavorare è estremamente piacevole, fila tutto liscio come l'olio e l'autore si fida. Altri invece hanno pretese e gusti opinabili ad esempio quando pretendono cose che non si possono fare (esempio: immagini che violano i copyright o musica). A volte ti strapperesti i capelli perché all'autore non va bene nulla e tu hai impiegato giorni e giorni per montare un video coerente e sincronizzato con la musica e aggiungendo altri elementi mi salta tutta la sincronizzazione creata magari in tre ore di lavoro. Insomma, tutto dipende da quanto l'autore si affida a te.

Grazie mille Valentina, io ora ho le idee molto più chiare e credo che lo stesso valga per i nostri lettori, ai quali consiglio anche di visitare la pagina Facebook di Bespoke dedicata ai video, per visionare alcuni dei booktrailers creati da Valentina Modica.

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