Il Canto di Lilith - Poesia e parole sparpagliate

Lilith, l'assente, colei che fugge incompresa dall'Eden, colei che osa sovvertire i ruoli dettati dalla Legge.

Lilith, la ribelle che soffriva nel giacere sotto l'uomo, l'arcaica parità proibita, profanatrice di Dio, regina di tutti i demoni.

Lilith, la maledetta, la ripudiata, l'ossessa, la folle, l'incubo, la strega, la rinnegata, l'inferiore; inchiodata ai fondali dell'inferno per aver bestemmiato con la parola uguaglianza.

Lilith, trasformata in demonessa e madre di diavoli, perché voleva essere libera di amare.

Eppure, noi, il canto originario di Lilith lo sentiamo ancora.

Qui, nel Paradiso di Caino, si fa anelito fuggevole, parole in ricerca.

Qui, ritorna sangue e saliva, materia di luce per la poesia 

La storia si ripete

(Di Gino Panariello)

Lezioni inutili
le scritte sui muri
le scapole ossute
Che siano garitte
o neve a Treblinka 


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