Maledetta di benedizioni
Era tanto per dire
tutto quel dire.
Era fragile silenzio di mimosa
tra le sciabolate di primavera.
Era un cielo dissanguato al tramonto
goccia dopo goccia
piangente gioia, come i tuoi occhi.
Era tanto per dire
tutto quel dire.
Era tenero germoglio accovacciato tra le mani
l'ingenuo stupore sprovveduto di addii.
Era amore onnipotente
e l'incauta certezza di vivere per sempre.
Lunga promessa senza avvenire
mantenuta al passato
in un ritroso esilio che ha ancora il tuo nome.
Era tanto per dire
Tutto quel dire.
Era il dio controverso dall'intrepido volo
obbedimmo e lui ci ferì di ribelle dolcezza
insorgemmo e lui ci premiò con sconsolato dolore.
Era mito poetico di un eroe mai nato
rimasto feto imbalsamato nelle viscere di questo amore assassinato.
Abbiamo conosciuto l'irriducibile grazia
di una libertà che ancora mi ricatta.
Assillante presenza in un vuoto disperato
così pieno di vita tra echi di morte.
Era tanto per dire
tutto quel dire.
Era riflesso infranto di nostalgia futura
schegge immemori e senza ricordi, conficcate negli occhi
mutilazione inflitta da cieca bellezza armata di luce.
Era inconscio presagio di un pianto che a lungo avrei versato.
Ti sei perso senza congedo,
te ne sei andato, codardo di sorte, senza separarti da me
lasciandomi
maledetta di benedizioni
condannata alla gioia
punita da incommensurabile meraviglia tanto crudele.
Mi hai lasciata sola
per avermi tua per sempre
in una distanza che non ci ha mai allontanati.
Sempre. Mai.
Quant'è immaturo il cordone ombelicale del tempo
nutre d'illusione la speranza
soffoca il desiderio di bisogni.
Eppure è stato così tanto generoso il tuo egoismo
e così preziosa la tua spietata eredità
da rendermi regina d'amore, in questa mia miseria costellata di crisantemi.
Dormi ora, mio eletto
che ti sia di conforto questa disgraziata felicità.
Dormi ora, accanto alla tua fanciulla
amata con folle affetto
follemente ricambiato.
Che ti sia di conforto questa bianca bara bambina
scrigno di un tesoro rinvenuto
tra i poetici resti
di un corruccio ormai grato.