Gli assassini hanno torto
Le persone che hanno torto sono aggressive.
Devono esserlo, per soffocare l'istinto a chiedere scusa e fare un passo indietro.
La ragione basta a se stessa, è una leva che non necessita di forza, il torto ti obbliga a spingere e tirare, sbuffando come un treno a vapore, gonfiando i muscoli fino a scoppiare.
Il torto necessita infrastrutture.
Io ho quasi sempre avuto torto, nella mia esistenza, specie nelle faccende che contano.
Quando hai torto è come giocare alle slot machine.
Infili una moneta dietro l'altra nelle oscene fessure di quelle puttane mangiasoldi e speri di farle godere, di farle venire in una pioggia tintinnante.
Invece niente.
Quelle baldracche frigide ti lasciano lì, col tuo sacchetto di monetine sempre più sgonfio, più sottile e inutile del preservativo di un vecchio sterile.
Dovresti andartene, ma non puoi, perché ti sei già giocato troppo. Sei condannato a restare, a sperare, fino al punto in cui l'unica cosa da fare è prendere quella troia meccanica per i fianchi cromati e sbatacchiarla qua e là per farle risputare qualcosa.
Avere torto è lo stesso.
Moneta dietro moneta, arrivi sempre più vicino al punto in cui l'unica alternativa è la violenza.
Noi assassini siamo così.
Siamo gente che ha torto, ma non riesce ad andare via in tempo.
Buonanotte, Stirpe.
Caino