Gli assassini hanno torto

12.02.2019

Le persone che hanno torto sono aggressive.

Devono esserlo, per soffocare l'istinto a chiedere scusa e fare un passo indietro.

La ragione basta a se stessa, è una leva che non necessita di forza, il torto ti obbliga a spingere e tirare, sbuffando come un treno a vapore, gonfiando i muscoli fino a scoppiare.

Il torto necessita infrastrutture.

Io ho quasi sempre avuto torto, nella mia esistenza, specie nelle faccende che contano.


Quando hai torto è come giocare alle slot machine.

Infili una moneta dietro l'altra nelle oscene fessure di quelle puttane mangiasoldi e speri di farle godere, di farle venire in una pioggia tintinnante. 

Invece niente.

Quelle baldracche frigide ti lasciano lì, col tuo sacchetto di monetine sempre più sgonfio, più sottile e inutile del preservativo di un vecchio sterile.

Dovresti andartene, ma non puoi, perché ti sei già giocato troppo. Sei condannato a restare, a sperare, fino al punto in cui l'unica cosa da fare è prendere quella troia meccanica per i fianchi cromati e sbatacchiarla qua e là per farle risputare qualcosa.

Avere torto è lo stesso. 

Moneta dietro moneta, arrivi sempre più vicino al punto in cui l'unica alternativa è la violenza.

Noi assassini siamo così.

Siamo gente che ha torto, ma non riesce ad andare via in tempo.


Buonanotte, Stirpe.


                                                                                                           Caino


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