Primo giorno: tra memoria e futuro
Il mio Paradiso ha aperto le proprie porte al mondo oggi, nel Giorno della Memoria.
Che dire? Si è trattato di un primo vagito di dolore, ma anche di densa solidarietà, con nuovi e vecchi amici che giungevano a farci visita a ogni angolo del web.
Abbiamo iniziato con il brano di Ferdinando Salamino, un ricordo del piccolo George Junius Stinney, giustiziato sulla sedia elettrica in un penitenziario degli Stati Uniti nel 1944, proprio negli stessi anni in cui sangue americano veniva versato sul suolo europeo per debellare la piaga del Nazismo.
Poi, benché non fosse il mio compleanno (e chi li conta più, da quando mi hanno buttato fuori a calci dall'Eden?), è arrivato, inatteso e struggente, il regalo di Gino Panariello. Un tipaccio capace di scrivere cose come questa:
E' stato un giorno di memorie, spesso tristi e tenebrose, ma anche un giorno di attese, promesse.
Un giorno che profuma di futuro, che fa venire voglia di voltare un'altra pagina e cominciare a leggere il domani.
Buonanotte, cainiti.
Caino